Italia
«Buonasera, voglio morire». Milano, tutto l’orrore del Cpr
Le testimonianze nell’ordinanza di sequestro. La prefettura «non poteva non sapere». L’ente gestore era stato prorogato, nonostante le irregolarità comprovate
Immagini contenute nell’ordinanza che testimoniano le terribili condizioni del Cpr di via Corelli a Milano
Le testimonianze nell’ordinanza di sequestro. La prefettura «non poteva non sapere». L’ente gestore era stato prorogato, nonostante le irregolarità comprovate
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 15 dicembre 2023
Roberto MaggioniMILANO
Ora che il segreto di Pulcinella è noto a tutti bisognerà spiegare perché le istituzioni che erano a conoscenza delle condizioni di vita disumane all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di via Corelli non sono intervenute per tempo. A partire dalla Prefettura di Milano che supervisiona la gestione del centro per il Viminale. Dagli atti dell’inchiesta della procura meneghina che ha portato mercoledì sera al sequestro del ramo d’azienda della Martinina Srl, che gestisce la struttura di via Corelli, emerge che il 13 novembre scorso la prefettura le aveva rinnovato il contratto per tutto il 2024. Eppure...