Italia

Cagliari malata di “sviluppite”

Cagliari malata di “sviluppite”Cagliari, il quartiere Sant'Elia

La città è cresciuta, negli ultimi sessant’anni, senza una filosofia del costruire. Amnesia del passato. Ha ricoperto di asfalto e cemento il suo contado agricolo e lo chiama hinterland. Deturpato la sua spiaggia abbagliante. Violato con bitume, palazzi e fabbriche gli stagni sconfinati a est e a ovest. E tutto questo lo chiama «sviluppo»

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 aprile 2014
Cagliari ha tremila anni. Qua, a novanta miglia dall’Africa, i fondatori trovarono un golfo sul palmo di un dio, promontori e colli di roccia bianca dove vivere era facile. I nuragici ermetici. Poi i Fenici tracciano le rotte. Poi la città diventa Punica e poi romana per molti secoli. Poi i Vandali. Poi Bisanzio e i due evi medi. L’epoca dei Giudicati, le invasioni moresche, i Pisani e i Genovesi. Eleonora d’Arborea e il suo nuovo ordinamento, la Carta de Logu. Poi, a lungo, gli spagnoli e la decadenza. Il Settecento, i Savoia, il Regno di Sardegna la rivoluzione poi...

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