Italia
Calabria a secco, i padroni si bevono i laghi
Ambiente Gli invasi della Sila sono irriconoscibili, svuotati dallo sfruttamento intensivo per fini energetici da parte della multinazionale che gestisce le risorse idriche. Privando del bene pubblico i contadini
Il lago Arvo tra le montagne della Sila – Getty Images
Ambiente Gli invasi della Sila sono irriconoscibili, svuotati dallo sfruttamento intensivo per fini energetici da parte della multinazionale che gestisce le risorse idriche. Privando del bene pubblico i contadini
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 novembre 2022
Claudio Dionesalvi, Silvio MessinettiSAN GIOVANNI IN FIORE
Il pastore in mimetica depone per un attimo il telefono e indica un cespuglio: «Quando ho iniziato ad allevare queste vacche, una decina di anni fa, l’acqua arrivava fino a quelle ginestre. Adesso che si è ritirata, le mie bestie possono pascolare sulla grande spiaggia che si è formata. Il problema è che se continua così, l’Arvo non ci sarà più». La colpa di chi è? «Della siccità – mormora il pastore –, del fatto che a certi coltivatori ne viene data troppa, ma soprattutto della corrente elettrica. Per produrne di più, ne mandano troppa nelle turbine». A VEDERLI ORA,...