Italia
Campi in comune: autogestione contro immobilismo
Umbria «Restare e vivere, non sopravvivere» è il motto della comunità, 150 anime rimaste a vivere nella propria terra. Nessuna tendopoli e attività collettive, modello di accoglienza e prevenzione in autonomia, fuori dalle istituzioni
Il pranzo collettivo nella sede della Proloco di Campi – Chiara Cruciati
Umbria «Restare e vivere, non sopravvivere» è il motto della comunità, 150 anime rimaste a vivere nella propria terra. Nessuna tendopoli e attività collettive, modello di accoglienza e prevenzione in autonomia, fuori dalle istituzioni
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 21 gennaio 2017
Chiara CruciatiCAMPI DI NORCIA
Pietro, Roberto e Tranquillo lavorano a catena: il primo porta gli scatoloni, il secondo divide i pezzi di carne, il terzo li mette sotto vuoto. «Stiamo distribuendo pollo, manzo e suino alle famiglie. Ad ogni nucleo le sue confezioni». La piccola struttura è stata inaugurata lunedì: un container-refrigeratore. Fuori la neve nasconde le ferite di Campi, comunità del comune di Norcia, incorniciata dall’Appenino. Centocinquanta anime, lungo la Valle Castoriana tra Norcia e Preci, Campi ha una sua anima particolare, atavico senso di indipendenza figlio dell’antica abbazia di Sant’Eutizio e della scuola chirurgica preciana, scuola empirica lontana dal mondo accademico ma...