Visioni

Canzone del padre. Di De André in De André

Canzone del padre. Di De André in De AndréFabrizio De André – foto Fondazione De André Onlus

Note sparse Cinquant’anni dopo,"Storia di un impiegato" il concept album più discusso di Faber torna nella rilettura di Cristiano, tra anarchia, simbolismo e psicanalisi.

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 10 gennaio 2024
«Una delle lezioni di questo disco è che il potere si ricicla sempre e non cambia mai: non ci sono poteri buoni». Così Cristiano De André, tra le pagine del libro di Alfredo Franchini e Ottavia Pojaghi Bettoni Questi i sogni che non fanno svegliare (Arcana), motivava già nel 2018 la scelta di rileggere dal vivo Storia di un impiegato. Ora che l’album compie cinquant’anni la sua versione esce in cd per Warner, rinnovando il confronto con l’originale e la sua ricezione. Anarchia, simbolismo e psicanalisi tornano a rincorrersi nei versi: «C’è lì un posto, lo ha lasciato tuo padre»....

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