Internazionale
Carcere per un aborto spontaneo, Manuela ha avuto giustizia
El Salvador A undici anni dalla sua morte, dopo una condanna a 30 anni per omicidio, la Corte interamericana per i diritti umani accusa lo Stato di aver violato i diritti della donna e gli ordina di garantire borse di studio ai suoi figli e assistenza nei casi di complicazioni ostetriche
Manuela nelle rivendicazioni delle donne salvadoregne nella marcia dell'8 marzo – Collettivo Femminista
El Salvador A undici anni dalla sua morte, dopo una condanna a 30 anni per omicidio, la Corte interamericana per i diritti umani accusa lo Stato di aver violato i diritti della donna e gli ordina di garantire borse di studio ai suoi figli e assistenza nei casi di complicazioni ostetriche
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 3 dicembre 2021
È stata chiamata Manuela, ma non è questo il suo vero nome. Ed è l’unica cosa non vera in una storia diventata il simbolo di tutte le violenze a cui sono sottoposte le donne in El Salvador. Una storia in cui la sentenza emessa dalla Corte interamericana per i diritti umani (Cidh) ha portato finalmente una nota di giustizia. Un giorno di febbraio del 2008, in preda a forti dolori addominali Manuela, all’epoca 31enne, si era diretta in una latrina a pochi metri dalla sua casa, pensando a un’indigestione. E lì aveva espulso un feto, prima di perdere i sensi...