Politica
Carceri sovraffollate e «brutali»: col decreto Nordio nulla cambia
Nessuno sconto di pena speciale e spostamento in strutture private di minori e tossicodipendenti. Il ministro illustra il testo del Cdm. «Vogliamo facilitare il trasferimento della detenzione dalla brutalità dell’istituto penitenziario alla comunità di accoglienza, fermo restando che è un regime detentivo»
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio – Ansa
Nessuno sconto di pena speciale e spostamento in strutture private di minori e tossicodipendenti. Il ministro illustra il testo del Cdm. «Vogliamo facilitare il trasferimento della detenzione dalla brutalità dell’istituto penitenziario alla comunità di accoglienza, fermo restando che è un regime detentivo»
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 4 luglio 2024
Tutto come previsto: nel decreto legge fino a ieri chiamato «svuota-carceri» – per confondere i distratti – e ora ribattezzato dal governo «carcere sicuro», approvato ieri dal Consiglio dei ministri dopo settimane di attesa e presentato dal Guardasigilli Carlo Nordio in conferenza stampa a Palazzo Chigi, non è stato aggiunto nulla di significativo ai pochi provvedimenti già noti che l’esecutivo Meloni aveva annunciato e sbandierato. Di necessario e urgente ha davvero poco, se non evidentemente l’impellenza di avviare un processo di privatizzazione dell’esecuzione della pena. Perché, come ha ammesso lo stesso ministro di Giustizia, non è un decreto per contrastare...