Internazionale
Caritas: «I civili rischiano di venire massacrati»
Nagorno-Karabakh Siamo al secondo giorno di colloqui a Yevlakh, in territorio azero e la situazione per gli oltre 100mila armeni residenti nell’ormai defunta Repubblica dell’Artsakh, l’entità separatista filo-armena, resta disastrosa
Nagorno-Karabakh Siamo al secondo giorno di colloqui a Yevlakh, in territorio azero e la situazione per gli oltre 100mila armeni residenti nell’ormai defunta Repubblica dell’Artsakh, l’entità separatista filo-armena, resta disastrosa
Pubblicato circa un anno faEdizione del 23 settembre 2023
Novantotto arresti a Erevan, 200 morti in Nagorno-Karabakh secondo la Caritas e continue manifestazioni di violenza da parte delle truppe azere, ma per il primo ministro armeno «non è necessaria l’evacuazione degli armeni» dalla regione separatista. Al momento, inoltre, all’aeroporto di Stepanakert si trovano accampate 10mila persone in attesa di capire a cosa porteranno i negoziati con l’Azerbaigian. Siamo al secondo giorno di colloqui a Yevlakh, in territorio azero e la situazione per gli oltre 100mila armeni residenti nell’ormai defunta Repubblica dell’Artsakh, l’entità separatista filo-armena del Nagorno-Karabakh, resta disastrosa. Nonostante i separatisti abbiano consegnato 6 blindati e oltre 800 armi...