Cultura
Carla Lonzi e l’eredità di un archivio privato
FEMMINISMO Una interrogazione al MiC per riconoscere «bene culturale» il Fondo della femminista e critica d'arte conservato alla Gnamc. Sospeso il comodato d’uso che aveva durata decennale, con scadenza nel 2027. Catalogato e disponibile alla consultazione, ora il rischio è la dispersione
Carla Lonzi in Texas nel 1968 / Fondo Carla Lonzi (Galleria di arte moderna e contemporanea di Roma)
FEMMINISMO Una interrogazione al MiC per riconoscere «bene culturale» il Fondo della femminista e critica d'arte conservato alla Gnamc. Sospeso il comodato d’uso che aveva durata decennale, con scadenza nel 2027. Catalogato e disponibile alla consultazione, ora il rischio è la dispersione
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 30 maggio 2024
Recentemente la nuova direzione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (ora di Renata Cristina Mazzantini, subentrata a Cristiana Collu dopo otto anni di mandato) «ha comunicato la volontà di interrompere il comodato del “Fondo Carla Lonzi”, senza chiedere al figlio il passaggio alla donazione del Fondo». È quanto si apprende dalla interrogazione della deputata Luana Zanella (Avs) presentata al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano invitandolo a promuovere «il riconoscimento del Fondo Carla Lonzi a Bene Culturale, rappresentando esso rilevante interesse artistico, storico, archivistico e bibliografico (art. 2, comma 2, del D.Lgs. 42/2004, “Codice dei beni culturali”)». NEL...