Politica
C’era una destra senza Cavaliere
Seconda Repubblica Omaggiato, idealizzato, tirato in ballo dai paragoni giudiziari e una volta in senato anche votato da Berlusconi, Andreotti ha passato gli ultimi venti anni agli antipodi del berlusconismo
Giulio Andreotti – Paolo Tre - A3
Seconda Repubblica Omaggiato, idealizzato, tirato in ballo dai paragoni giudiziari e una volta in senato anche votato da Berlusconi, Andreotti ha passato gli ultimi venti anni agli antipodi del berlusconismo
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 7 maggio 2013
Andrea FabozziROMA
C’è, anzi c’era, un uomo politico che in questi vent’anni di «seconda Repubblica» è stato contro la partecipazione dell’Italia alle guerre in Kosovo e Afghanistan, contro la guerra in Iraq al punto da chiedere al governo di rispondere in parlamento per le bugie sulle armi di distruzione di massa di Saddam (che non c’erano), naturalmente contro l’intervento in Libia e tradizionalmente incline alle ragioni dei palestinesi al punto di dichiarare un giorno che che se fosse nato profugo in Libano «sarei stato un terrorista»; un politico che dopo l’89 ha tifato per lo scioglimento della Nato e comunque della riduzione...