Internazionale
La Freedom Flotilla riprende il mare per chiedere la fine del blocco navale a Gaza
Medio Oriente Intervista ad Antonio La Piccirella, in partenza lunedì da Malta per Gaza con altri 13 tra attivisti e giornalisti da 12 paesi del mondo: «A 150 miglia dalla Striscia troveremo le navi della Nato: potrebbero essere loro a fermarci, quella stessa comunità internazionale che dovrebbe costruire la pace»
A bordo della Flotilla ancorata a Malta
Medio Oriente Intervista ad Antonio La Piccirella, in partenza lunedì da Malta per Gaza con altri 13 tra attivisti e giornalisti da 12 paesi del mondo: «A 150 miglia dalla Striscia troveremo le navi della Nato: potrebbero essere loro a fermarci, quella stessa comunità internazionale che dovrebbe costruire la pace»
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 18 agosto 2024
Andare lì, verso l’estremità sud orientale del mar Mediterraneo. Sfidare il blocco navale che separa la costa di Gaza dal resto del mondo. È l’idea che muove Freedom Flotilla, movimento internazionale che dal 2010 organizza azioni dirette e campagne di sensibilizzazione sulla condizione di isolamento marittimo e terrestre della Striscia, dove nulla può entrare o uscire senza l’autorizzazione israeliana, che sia per mare, per terra o per cielo. Dal tragico episodio della Mavi Marmara, quando su una delle sei navi che forzavano il blocco della marina israeliana ci fu un incursione militare in cui persero la vita nove attivisti turchi,...