Alias Domenica

Charles Bernstein, il senso si fa strada fra gli spazi tremolanti della punteggiatura

Charles Bernstein, il senso si fa strada fra gli spazi tremolanti della punteggiatura

Interviste letterarie «Anche la poesia più emotiva resta una costellazione di parole e di effetti retorici, dei quali si può cercare di sopprimere l’artificio, senza perciò eliminarlo»: intervista al poeta statunitense, dopo l'uscita di «Eco/Echo», edito dal Verri: sintesi di una sovversiva parabola poetica

Pubblicato più di un anno faEdizione del 12 marzo 2023
Al crocevia delle grandi utopie novecentesche e delle loro inquiete espressioni artistiche, la poesia di Charles Bernstein si tiene a distanza da qualsiasi narcisistico ripiegamento, esibendo piuttosto una tensione verso quello che chiama un «campo esteso» di «conversazione». Arrivato a quarant’anni alla cattedra dell’università pubblica di Buffalo, Bernstein fondò con Robert Creeley, Dennis Tedlock, Susan Howe e Raymond Federman un dipartimento di poetica interamente gestito da poeti, diffondendo, tra «disgiunzioni verbali» (nella definizione di Paul Bové) e invenzione letteraria, l’idea di una pratica poetica indistinguibile dalla teoria e dalla riflessione sul presente. Nel suo lavoro si intravedono, infatti, gli slogan...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi