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«Che il suo corpo torni a casa». La famiglia piange Ousmane Sylla

«Che il suo corpo torni a casa». La famiglia piange Ousmane SyllaOusmane Sylla aveva 21 anni ed era nato in Guinea, si è ucciso il 4 febbraio nel Cpr di Ponte Galeria

Patria Galeria Dieci giorni dopo che il ragazzo si è impiccato nel Cpr di Ponte Galeria la notizia ha raggiunto i parenti a Conakry, capitale della Guinea. Il ragazzo aveva scritto le sue ultime volontà su un muro: riportatemi in Africa, mia madre sarà contenta

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 16 febbraio 2024
La notizia a casa della famiglia, nella capitale Conakry, è arrivata l’altro ieri. Dieci giorni dopo che Ousmane Sylla si è tolto la vita nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Ponte Galeria, alle porte di Roma. Si è impiccato nell’area esterna della struttura detentiva. Aveva 21 anni, era nato in Guinea. «La madre non smette di piangere. Si sono riuniti in tanti per capire cos’è successo: le due sorelle, il fratello piccolo, le zie, i cugini. Tutti hanno un’unica preoccupazione: che il corpo torni a casa. Sono molto poveri e vivono una condizione di estrema precarietà», dice...

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