Internazionale
Chi disbosca la Siberia
Russia Nella regione di Tomsk comanda il business cinese senza scrupoli. L’affare è soprattutto il legno, che prospera con gli incendi dolosi. E gli operai uzbeki ci lasciano la pelle
Proteste a Tomsk quest’estate contro gli incendi dolosi; in basso la baracca distrutta dove vivevano gli operai uzbeki
Russia Nella regione di Tomsk comanda il business cinese senza scrupoli. L’affare è soprattutto il legno, che prospera con gli incendi dolosi. E gli operai uzbeki ci lasciano la pelle
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 gennaio 2020
Il 21 gennaio all’alba, nei pressi Tomsk, città della Siberia sudorientale non lontano da Novosibirsk, una baracca di legno prende fuoco. Undici dei quattordici operai che ci vivono dentro se ne accorgono troppo tardi che stanno bruciando vivi. In mattinata se ne rinverranno i resti carbonizzati: dieci di loro sono uzbeki, uno russo. La cronaca dei fatti delle agenzie giornalistiche della zona è asciutta: l’edificio non doveva essere adibito a luogo di residenza e una delle stufe utilizzate dai migranti era difettosa. La baracca si trovava nel territorio della segheria Green Wood in attività dal 2011 e di proprietà del...