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Chi si sposta a destra è perduto. Il Perù insegna
Sinistra latinoamericana A Castillo sono state fatali l’inesperienza e la rinuncia a mobilitare la base sociale e indigena per imporre le riforme promesse. Ma non è stata tutta colpa sua
Una sostenitrice di Pedro Castillo accusa la vice presidente Dina Boluarte che gli è succeduta di essere «traditrice» e «assassina» – Ap
Sinistra latinoamericana A Castillo sono state fatali l’inesperienza e la rinuncia a mobilitare la base sociale e indigena per imporre le riforme promesse. Ma non è stata tutta colpa sua
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 18 dicembre 2022
La presidenza di Pedro Castillo in Perù è stata un succedersi di cedimenti. Il suo governo si è rivelato un disastro. Non però, come ha affermato l’aggressiva destra, e con lei i mass media peruviani, «a causa di un’imposizione di politiche sinistroidi» o «per la sua inclinazione dittatoriale». Tuttaltro. Il fallimento è una conseguenza della inesperienza del presidente-maestro rurale nelle manovre politiche. Per mancanza di un proprio partito e soprattutto di un progetto politico globale di paese, molto, troppo spesso, Castillo si è circondato e ha nominato in posti chiave – più di 80 ministri in meno di due anni...