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Ci vorrebbe una shock economy, come fece Ferdinando IV nel 1784
Terremoto Si dimentica come ormai quasi il 70% della popolazione italiana si addensi lungo le aree costiere e la valle padana, mentre il centro della penisola si è svuotato. Si tratta di far rifiorire la nostra agricoltura, di estendere gli allevamenti, l’economia dei boschi, oggi non più attività marginali bensì il centro irradiatore di servizi avanzati
Terremoto Si dimentica come ormai quasi il 70% della popolazione italiana si addensi lungo le aree costiere e la valle padana, mentre il centro della penisola si è svuotato. Si tratta di far rifiorire la nostra agricoltura, di estendere gli allevamenti, l’economia dei boschi, oggi non più attività marginali bensì il centro irradiatore di servizi avanzati
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 4 novembre 2016
Il 5 febbraio del 1783 una violentissima scossa di terremoto sconvolse la Calabria meridionale. L’onda d’urto, partita dalla Piana di Gioia Tauro, investì con diversa intensità l’intera regione e la Sicilia, e fu seguita da altre potenti scosse nei giorni e mesi successivi. Quel terremoto lasciò dietro di sé uno sciame sismico che durò anni. Fu uno dei più catastrofici terremoti della nostra storia, reso particolarmente distruttivo nei paesi della Piana dagli effetti del moto ondulatorio e sussultorio, che sollevarono il suolo alluvionale poggiante sulla roccia madre e lo scaraventarono altrove. Non pochi vigneti e uliveti furono lanciati su proprietà...