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Cile, la democrazia dei movimenti alla prova del governo
Sud America L’esecutivo nominato dal neo-presidente Boric, a maggioranza di donne, è composto da una sinistra «meticcia» che pone al primo posto la democrazia della rappresentanza
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Sud America L’esecutivo nominato dal neo-presidente Boric, a maggioranza di donne, è composto da una sinistra «meticcia» che pone al primo posto la democrazia della rappresentanza
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 27 gennaio 2022
È esaltante quello che sta accadendo in Cile, paese simbolo delle ferite della sinistra. Non si può infatti dimenticare l’interruzione golpista dell’esperimento politico avviatosi nel 1970 che portò con elezioni democratiche al governo la coalizione di Unidad popular capeggiata da Salvador Allende. Prima è arrivata l’elezione lo scorso 19 novembre di Gabriel Boric, 34 anni, a presidente della Repubblica grazie al Frente amplio che includeva dai neocomunisti agli ambientalisti, dai rappresentanti dei nuovi movimenti ai moderati di origine cattolica o liberale. Prima ancora c’era stata l’elezione nel maggio 2021 dell’Assemblea costituente (78 uomini, 77 donne con ampia rappresentanza delle diverse...