Internazionale
«Civili, ospedali: a Gaza è tutto nel mirino. Il governo italiano agisca»
Intervista Tommaso Fabbri, capomissione Msf in Palestina: «Con 36mila uccisi in pochi mesi è difficile pensare che siano solo effetti collaterali. Lavoro da anni nell’umanitario e non ho mai visto attacchi così indiscriminati»
Feriti nell’ospedale Al Aqsa di Deir al Balah – Ap/Abdel Kareem Hana
Intervista Tommaso Fabbri, capomissione Msf in Palestina: «Con 36mila uccisi in pochi mesi è difficile pensare che siano solo effetti collaterali. Lavoro da anni nell’umanitario e non ho mai visto attacchi così indiscriminati»
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 29 maggio 2024
Cessate il fuoco, protezione dei civili, assistenza umanitaria e fine degli attacchi sulle strutture sanitarie: sono alcune delle richieste mosse da 18 operatori e operatrici di Medici senza Frontiere Italia in una lettera aperta al governo italiano. Ne abbiamo parlato con Tommaso Fabbri, capomissione della ong in Palestina. Come nasce l’iniziativa? Nasce da una situazione catastrofica che non sappiamo più come descrivere. Nasce per sensibilizzare chi in maniera diretta e indiretta ne è responsabile. A Gaza da mesi vediamo morte, attacchi indiscriminati sulla popolazione civile, ospedali distrutti. Non c’è più un posto sicuro, non c’è alcun rispetto dello spazio umanitario....