Italia
«Clandestini»: Lega condannata per diffamazione
Migrazione I richiedenti asilo non possono essere chiamati «clandestini», è discriminazione: lo dice la Cassazione in riferimento a un poster elettorale leghista
In un centro di richiedenti asilo di Milano – LaPresse
Migrazione I richiedenti asilo non possono essere chiamati «clandestini», è discriminazione: lo dice la Cassazione in riferimento a un poster elettorale leghista
Pubblicato più di un anno faEdizione del 19 agosto 2023
I richiedenti asilo non possono essere chiamati «clandestini». Si tratta di una «molestia discriminatoria». Lo ha stabilito la Cassazione respingendo un ricorso della Lega (locale e nazionale) che aveva utilizzato quella espressione in un manifesto. «Saronno non vuole i clandestini. Vitto, alloggio e vizi pagati da noi», recitava il poster. Secondo la Corte chi entra in Italia perché corre il rischio, in caso di ritorno nel paese di origine, «di subire un grave danno non può a nessun titolo essere considerato irregolare e non è dunque clandestino». Il giudizio era stato promosso da Asgi e Naga.