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Clarence Thomas: l’identità nera come cavallo di Troia della reazione
Nessuno ci può giudicare Il giudice è la figura simbolica rappresentativa dell'abolizione del diritto costituzionale all'aborto: secondo nero alla Corte suprema, nominato da Bush senior, dopo una carriera in cui si era distinto per i costanti attacchi a tutta la storia dei movimenti afroamericani a cui doveva quegli stessi diritti che avevano reso possibile la sua nomina
Il giudice della Corte suprema Clarence Thomas – Ap
Nessuno ci può giudicare Il giudice è la figura simbolica rappresentativa dell'abolizione del diritto costituzionale all'aborto: secondo nero alla Corte suprema, nominato da Bush senior, dopo una carriera in cui si era distinto per i costanti attacchi a tutta la storia dei movimenti afroamericani a cui doveva quegli stessi diritti che avevano reso possibile la sua nomina
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 28 giugno 2022
Non finisce qui. Come ha chiarito nella sua motivazione il giudice della corte suprema Clarence Thomas, il prossimo passo saranno la contraccezione, i rapporti omosessuali e i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Clarence Thomas è la figura simbolica rappresentativa di questa vicenda: il secondo giudice afroamericano della Corte suprema, nominato non da Trump, ma da George W. Bush senior nel 1991, dopo una carriera in cui si era distinto, all’ombra di Reagan, per i costanti attacchi a tutta la storia dei movimenti afroamericani a cui doveva quegli stessi diritti che avevano reso possibile la sua carriera. «L’identità razziale di...