Internazionale

Clint: «Sto con Trump, sono tempi tristi»

Verso le presidenziali Usa Eastwood in un’intervista alla rivista «Esquire»: «Ha toccato un nervo, perché segretamente tutti sono stufi del politicamente corretto. Siamo nel mezzo della generazione leccaculo, della pussy generation». Ma il suo «non è un endorsment», assicura il regista

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 5 agosto 2016
«Sully dovrebbe correre per la presidenza, non questa gente». È estate, siamo nel pieno della campagna per la Casa bianca… era solo questione di tempo prima che qualcuno chiedesse l’opinione di Clint Eastwood. Questa volta, Clint non si rivolge a una sedia vuota – come fece alla convention repubblicana di Tampa, nel 2012, e infatti a Cleveland non si è visto – ma alla rivista Esquire, in un’intervista, a due voci, rilasciata insieme a suo figlio Scott. Il Sully che Eastwood vorrebbe al posto di Hillary Clinton e Donald Trump è il capitano Chelsey Burnett Sullenberger, pilota della Us Air...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi