Internazionale
Colombia, campagna di violenza sul voto
America Latina Dal «paro armado» contro l’estradizione negli Usa del narcotrafficante Otoniel alle minacce di morte verso il candidato del Pacto Histórico. In vista delle elezioni che potrebbero sancire la prima vittoria progressista, nel Paese aumenta la tensione
Manifestazione elettorale dei sostenitori di Gustavo Petro e della coalizione Pacto Histórico a Fusagasuga, Colombia – Ap
America Latina Dal «paro armado» contro l’estradizione negli Usa del narcotrafficante Otoniel alle minacce di morte verso il candidato del Pacto Histórico. In vista delle elezioni che potrebbero sancire la prima vittoria progressista, nel Paese aumenta la tensione
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 maggio 2022
A solo due settimane dalle elezioni presidenziali, l’aumento della violenza politica mantiene alta la tensione in Colombia, dopo il paro armado delle Autodefensas Gaitanistas de Colombia (Agc) realizzato dal 5 all’8 maggio scorsi, come reazione all’estradizione di Dairo Antonio Úsuga David, alias Otoniel, leader dell’organizzazione conosciuta anche come Clan del Golfo. Mentre i principali sondaggi confermano in testa Gustavo Petro, candidato progressista del Pacto Histórico, si mantiene attorno alla sua figura un clima di minacce di attentati, in un contesto nazionale dove, dall’inizio di quest’anno, sono stati uccisi 71 leader sociali, 18 ex combattenti e si contano 39 massacri e...