Internazionale
Colombia, repressione continua. E a Bogotà il sindaco dichiara il coprifuoco
Colombia Almeno tre poliziotti sono stati uccisi e sette sono rimasti feriti, in un attacco con esplosivi avvenuto venerdì notte contro una stazione di polizia a Santander de Quilichao, nel Cauca. Un attentato che tuttavia «non è in relazione con le proteste antigovernative»
L'attentato di ieri in Colombia – Afp
Colombia Almeno tre poliziotti sono stati uccisi e sette sono rimasti feriti, in un attacco con esplosivi avvenuto venerdì notte contro una stazione di polizia a Santander de Quilichao, nel Cauca. Un attentato che tuttavia «non è in relazione con le proteste antigovernative»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 novembre 2019
Non è terminata con l’enorme sciopero nazionale di giovedì scorso la mobilitazione del popolo colombiano contro il governo di Iván Duque. E insieme alle proteste – proseguite anche il giorno successivo con scontri e blocchi stradali, e con un secondo e altrettanto sonoro cacerolazo – è continuata, inasprendosi, anche la repressione. Per «garantire la sicurezza di tutti gli abitanti della capitale», minacciata dalla persistenza di scontri e saccheggi, il sindaco di Bogotà Enrique Penalosa ha perfino disposto il coprifuoco dalle nove di sera, annunciando il dispiegamento di 4mila soldati e di diversi corpi della polizia, i quali avrebbero eseguito già...