Internazionale
Come Al Capone, la procura ottiene le tasse di Trump
Stati Uniti La Corte suprema respinge la richiesta degli avvocati del tycoon: le dichiarazioni dei redditi dal 2011 al 2019 in mano al procuratore di New York. Si scoprirà così se era troppo ricco e ha evaso o se da indebitato ha fatto pressioni sulle banche per ottenere prestiti
La macchina dell'ex presidente Trump – Ap
Stati Uniti La Corte suprema respinge la richiesta degli avvocati del tycoon: le dichiarazioni dei redditi dal 2011 al 2019 in mano al procuratore di New York. Si scoprirà così se era troppo ricco e ha evaso o se da indebitato ha fatto pressioni sulle banche per ottenere prestiti
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 febbraio 2021
Marina CatucciNEW YORK
La Corte suprema degli Stati uniti ha respinto la richiesta degli avvocati di Donald Trump di bloccare il rilascio delle dichiarazione dei redditi del tycoon, accettando invece quella della procura di New York. Anche se le dichiarazioni dei redditi sono protette dalla divulgazione al pubblico a causa delle regole di segretezza del gran giurì, la decisione della Corte suprema potrebbe decretare la fine politica ed economica dell’ex presidente. I documenti in questione vanno dal 2011 al 2019 e riguardano l’assunzione da parte della Trump Organization dell’ex avvocato di Trump, Michael Cohen, e il denaro che avrebbe pagato a due donne...