Internazionale

Come i movimenti hanno sconfitto Amazon a New York

Come i movimenti hanno sconfitto Amazon a New York

Analisi In quattro mesi hanno costruito dal basso l’offensiva e hanno spinto il colosso di Jeff Bezos a ritirarsi da un enorme affare nel cuore del Queens: la più grande speculazione politica e urbanistica del nuovo secolo in cambio di tre miliardi di dollari in incentivi pagati dai contribuenti. La storia politica di chi ha il coraggio di organizzarsi, dire che il Re è nudo e intravede un’altra direzione nella rivoluzione del capitalismo digitale

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 19 febbraio 2019
La rinuncia di Amazon a costruire il suo “quartiere generale” a New York è un evento nella recente storia del capitalismo delle piattaforme. È stato prodotto da almeno tre fattori: l’affermazione politica dei movimenti anti-gentrificazione nel Queens e delle reti di organizzazione politica comunitaria (community organizing), vicine all’ala sinistra del partito democratico che ha scosso l’establishment democratico (il sindaco di New York Bill De Blasio e il governatore dello Stato Andrew Cuomo) favorevole all’accordo; l’opposizione al modello di organizzazione del lavoro di Amazon; il frutto anticipato della crisi del mercato immobiliare che sta avanzando negli Stati Uniti.   New York...

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