Con l’invio di armi l’Italia partecipa alla guerra
Kiev, Ucraina – Ap
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Con l’invio di armi l’Italia partecipa alla guerra

Articolo 11 La guerra in Ucraina ha inasprito il linguaggio e la logica bellica che si erano affacciati con la pandemia, la divisione amico/nemico, con il suo pensiero unico, che espelle chi dissente, tacciandolo di tradimento e disfattismo, militarizzando il discorso pubblico.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 marzo 2022
Gli occhi spalancati dell’Angelus Novus, che Benjamin identifica con l’angelo della storia che nel passato «vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine», sembrano oggi rivolti anche al futuro: guerre (al plurale), diseguaglianze, rischi nucleari, catastrofe ambientale, muri. La guerra in Ucraina ha inasprito il linguaggio e la logica bellica che si erano affacciati con la pandemia, la divisione amico/nemico, con il suo pensiero unico, che espelle chi dissente, tacciandolo di tradimento e disfattismo, militarizzando il discorso pubblico. A farne le spese è la democrazia come pluralismo, luogo di discussione critica, spazio di dissenso e di immaginazione. Stiamo...

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