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Con Trump un tacchino avvelenato

Stati uniti L’enorme fisiologico conflitto di interessi di un presidente eletto con investimenti e affari in ogni comparto dell’economia nazionale ed internazionale, investimenti in numerosi paesi amici ed antagonisti, è semplicemente sminuito dall’interessato mentre gli esperti sfogliano freneticamente i codici legali in cui sembrano effettivamente non risultare norme precise in merito - oltre all’informale codice deontologico che ha indotto ogni predecessore a disfarsi di investimenti sconvenienti sull’uscio della casa bianca. Ma se le istituzioni dipendono da un etica volontaria avranno un brusco risveglio con un presidente specializzato nell’infrangere ogni protocollo

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 25 novembre 2016
Nella settimana del Thanksgiving sono emanati segnali sempre più inquietanti dall’ultimo piano di Trump Tower dove il presidente in pectore prepara il suo gabinetto alla maniera di un torvo reality. Mentre Trump  continua a twittare un flusso di messaggi al popolo, alternatamente petulanti e minacciosi, una parata di pretendenti cortigiani compie il pellegrinaggio alla sua corte di 5th avenue (o al suo club di golf in New Jersey o nella sua reggia kitsch in Florida) fra i flash dei fotografi.  Il caro leader concede interviste patinate e rilascia editti via messaggi video agli Americani: sull’abrogazione dei trattati, la fine delle norme ambientali,...

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