Economia
Confindustria come la Fiom: «Lo stato entri in Stellantis»
La svolta del presidente di Anfia: è giusto, serve per bilanciare il peso dei francesi. Ma Elkann subito si dice contrario: serve solo nelle aziende in crisi, noi siamo in utile
Un tavolo ministeriale con Stellantis – Foto LaPresse
La svolta del presidente di Anfia: è giusto, serve per bilanciare il peso dei francesi. Ma Elkann subito si dice contrario: serve solo nelle aziende in crisi, noi siamo in utile
Pubblicato più di un anno faEdizione del 2 giugno 2023
«È necessario equilibrare le forze e i pesi in Stellantis, si tratta di una cosa giusta, alla luce della presenza dello stato francese». La battuta che circola nell’ambiente è che, da convinti liberisti, lo facciano per disperazione e perdita di commesse. Detto questo, se financo il presidente di Anfia, la branca di Confindustria delle imprese della filiera auto, Paolo Scudieri e quel vecchio filibustiere di Marco Bonometti, ex presidente di Confindustria Lombardia, chiedono che lo stato italiano entri in Stellantis è una notizia così inaspettata che va registrata con enfasi. Dalle prime pagine del Sole24Ore stanno sostenendo quello che chiede...