Europa
Consiglio Ue contro il parlamento
Bruxelles Van Rompuy fa da mediatore. In mezzo il balletto, molto italiano, delle nomine. Comunque vada a finire Juncker o Schulz, o magari Enrico Letta, guideranno una Commissione «di larghe intese»
Parlamento europeo
Bruxelles Van Rompuy fa da mediatore. In mezzo il balletto, molto italiano, delle nomine. Comunque vada a finire Juncker o Schulz, o magari Enrico Letta, guideranno una Commissione «di larghe intese»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 29 maggio 2014
I leader europei riuniti l’altro ieri sera a Bruxelles per il Consiglio Ue informale hanno fatto sapere di «avere recepito il forte messaggio» giunto dal voto della scorsa domenica. Che cosa significhi esattamente, non è ancora chiaro: la coltre della propaganda – ciascun Paese ha la propria – impedisce di decifrare il senso di quelle parole. Ma una cosa è certa: se la reazione all’esito elettorale consiste solo ed esclusivamente nel balletto sulle nomine che sta andando in scena, allora c’è davvero poco da stare allegri. Evidentemente, se così fosse, i capi di governo – in testa la tedesca Angela...