Cultura
Controstoria degli italiani brava gente. Oggi proprio come ieri
Storia "Genocidio in Libia", di Eric Salerno, appena rieditato e aggiornato, per la Manifestolibri. Dalla sanguinosa avventura coloniale all’ambigua amicizia (poi rinnegata) con Gheddafi, fino all’odierna politica anti-immigrati. Crimini e zone d’ombra nella relazione tra Roma e Tripoli
Il generale Graziani alla guida di una colonna militare nell’oasi di Cufra (1931)
Storia "Genocidio in Libia", di Eric Salerno, appena rieditato e aggiornato, per la Manifestolibri. Dalla sanguinosa avventura coloniale all’ambigua amicizia (poi rinnegata) con Gheddafi, fino all’odierna politica anti-immigrati. Crimini e zone d’ombra nella relazione tra Roma e Tripoli
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 18 dicembre 2019
C’è un mito che ancora resiste, fortemente radicato nel nostro immaginario collettivo: quello italiano fu un colonialismo dal volto umano. Lo sentiamo ripetere spesso: noi siamo stati diversi da francesi e inglesi. In realtà la diversità sta nel fatto che dopo la Seconda guerra mondiale l’Italia repubblicana perse i suoi territori d’oltremare e non attraversò il sanguinoso periodo della decolonizzazione di cui è stranoto nel Maghreb il milione di morti della guerra anti-francese in Algeria. Si attribuirono così al fascismo la paternità di crimini, stragi e sopraffazioni salvando l’idea di un’Italia coloniale mite e bonaria. Italiani brava gente? Ecco la...