Italia
«Convivo con miserie e nobiltà»
Roma Paolo Regis, protagonista di Sacro Gra, racconta l’aristocrazia sabauda di famiglia e la vita in un palazzo occupato da Action nella periferia romana tra Cinecittà e Anagnina
Paolo Regis nel suo appartamento a Campo Farnia, nella periferia romana – Andrea Sabbadini
Roma Paolo Regis, protagonista di Sacro Gra, racconta l’aristocrazia sabauda di famiglia e la vita in un palazzo occupato da Action nella periferia romana tra Cinecittà e Anagnina
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 marzo 2017
Citando suo nonno che proveniva da una famiglia di conti del Sacro Romano Impero, Paolo Regis parla in realtà di se stesso. «Non sono un nobile, ma un aristocratico», dice, perché «un nobile ha bisogno di conoscere il suo pedigree, un aristocratico invece non ha bisogno di sapere da dove viene». È un modo elegante per sgattaiolare dalla domanda che si è posto chi lo ha visto al cinema in Sacro Gra e ne è rimasto immancabilmente colpito: cosa ci fa quel signore con l’aria a metà tra l’ascetico, il vecchio saggio e il nobile decaduto in una casa occupata...