Cultura
«Cosa cambia», memoria narrativa dei giorni del G8
Vent'anni dopo Torna per le edizioni People il romanzo di Roberto Ferrucci con una nuova prefazione di Antonio Tabucchi che parla del libro come di «un testo letterario nel senso più potente, e secondo il compito più profondo che possa assumere la letteratura»
Vent'anni dopo Torna per le edizioni People il romanzo di Roberto Ferrucci con una nuova prefazione di Antonio Tabucchi che parla del libro come di «un testo letterario nel senso più potente, e secondo il compito più profondo che possa assumere la letteratura»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 17 luglio 2021
Il primo a raccontare in forma di romanzo il G8 di Genova, le vite che vi s’incrociarono e i fatti drammatici che vi si svolsero, è stato Stefano Tassinari, militante e scrittore mancato troppo presto ma che ci lascia libri preziosi e irreconciliati. I segni sulla pelle, pubblicato nel 2003 per Marco Tropea Editore, era immerso in quei giorni di furia e di sangue, tra denuncia politica, analisi sociale e atmosfere noir. POI SI È SCRITTO DI TUTTO, impossibile citarlo qui, se non per due recentissime uscite, non romanzesche ma che del romanzo hanno la forza evocativa e l’uso centrale...