Internazionale
Costa Rica, al ballottaggio un Alvarado sfida l’altro
La lunga stagione elettorale latinoamericana si apre con un voto senza sinistra Il moderato Carlos Alvarado arriva secondo, dietro la "restaurazione nazionale" del predicatore evangelico e omofobico Fabricio Alvarado
In un seggio di San Jose – Afp
La lunga stagione elettorale latinoamericana si apre con un voto senza sinistra Il moderato Carlos Alvarado arriva secondo, dietro la "restaurazione nazionale" del predicatore evangelico e omofobico Fabricio Alvarado
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 6 febbraio 2018
È iniziata in Costa Rica – nel segno delle forze conservatrici – la lunga stagione elettorale latinoamericana da cui dipenderà il destino del cosiddetto ciclo progressista, quel processo di cambiamento innescato nel 1998 dalla vittoria di Hugo Chávez in Venezuela che tante speranze ha risvegliato tra i popoli del mondo intero, prima di ripiegare su strategie di adattamento all’establishment globale funzionali a una ripresa dell’iniziativa da parte di una destra sempre più spregiudicata. E se la controffensiva conservatrice ha già messo a segno importanti vittorie, tanto attraverso colpi di Stato de facto (Honduras, Paraguay, Brasile) quanto per via elettorale (Argentina...