Internazionale
Costituente, in Cile si rivota ma è insulto alla democrazia
La farsa elettorale di oggi Progetto nel segno delle oligarchie, plurinazionalità addio. Solo la destra in campo. E la linea Boric, cambiamenti «nella misura del possibile», non piace a movimenti e sinistre
La vecchia stazione di Mopocho, oggi centro culturale, trasformata in seggio elettorale e guardata a vista – Ap
La farsa elettorale di oggi Progetto nel segno delle oligarchie, plurinazionalità addio. Solo la destra in campo. E la linea Boric, cambiamenti «nella misura del possibile», non piace a movimenti e sinistre
Pubblicato più di un anno faEdizione del 7 maggio 2023
Un’aberrazione, una farsa, un insulto alla democrazia: questi e molti altri, tutti dello stesso tenore, i termini utilizzati dalle forze di sinistra in Cile per descrivere il processo costituente di cui le elezioni di oggi segneranno una nuova tappa, dopo la clamorosa bocciatura della nuova Costituzione al referendum del 4 settembre 2022. E che ci si trovi in effetti davanti a una grottesca caricatura della democrazia non potrebbe essere più evidente: i 50 membri del Consiglio costituzionale che saranno scelti oggi con voto obbligatorio – sulla base di liste composte esclusivamente da partiti e secondo le stesse regole pro-oligarchiche delle...