Costruiamo il manifesto del futuro
La nostra «fase 2» Il manifesto ha compiuto 49 anni, e ci prepariamo a festeggiare i nostri primi 50 anni con la forza di un progetto solido. Dal 5 maggio torna il paywall ma trasformeremo il sito in una nuova piattaforma, un social network con voi lettori
La nostra «fase 2» Il manifesto ha compiuto 49 anni, e ci prepariamo a festeggiare i nostri primi 50 anni con la forza di un progetto solido. Dal 5 maggio torna il paywall ma trasformeremo il sito in una nuova piattaforma, un social network con voi lettori
Care lettrici, cari lettori, per quasi due mesi, durante la quarantena totale, abbiamo aperto a tutti il nostro sito Internet offrendo liberamente il 100% del nostro giornalismo.
L’emergenza nazionale, i lutti, le difficoltà, imponevano con ancora più forza la necessità di incontrarsi e di essere informati.
Dal prossimo 5 maggio inizia una nuova fase anche per noi.
Aprire il sito gratuitamente è stata una scelta diversa da quella di quasi tutti gli altri quotidiani italiani. Ma contavamo sul sostegno dimostrato nella campagna #iorompo del 2019, in cui chi si è abbonato ha lasciato alcuni giorni di sito “sospeso”, da aprire a tutti per il 2020.
Pensiamo che il giornale sia sempre di più un vero servizio pubblico, un bene comune che non può essere riservato solo a quelli che, fortunatamente, lo pagano ogni giorno in edicola o on line. Ma il giornale è anche tutto ciò che abbiamo e offrirlo gratuitamente poteva mettere a rischio la salute della nostra impresa.
Sembra che i nostri sforzi siano stati compresi: in questi due mesi le vendite in edicola (pur con tutte le difficoltà) sono rimaste stabili mentre gli abbonamenti sono perfino aumentati. La cooperativa può guardare con fiducia a un futuro ancora tutto da costruire.
La nostra «fase 2» dunque non è solo il ritorno alla normalità sul sito (da oggi 3 articoli gratis a settimana per chi si è registrato) ma è, soprattutto, la scommessa che questo esperimento giornalistico unico prosperi anche nel nuovo ecosistema editoriale (e politico) che ci circonda, in cui pochissime mani controllano tutta l’informazione, in tv, in Rete e ora anche in edicola.
Il 28 aprile scorso il manifesto ha compiuto 49 anni, e ci prepariamo a festeggiare l’anno prossimo i nostri primi 50 anni con la forza di un progetto solido.
Carta e digitale sono due modi di leggerci e incontrarci che si arricchiscono a vicenda. Necessari entrambi.
Ancora una volta scommetteremo su di voi, la nostra comunità dei lettori e dei sostenitori, trasformando il sito del quotidiano in una piattaforma non solo giornalistica ma anche sociale e politica. Un «social network» alternativo a quelli controllati da algoritmi sempre più pervasivi.
Siamo un giornale unico, senza padroni, e siamo un soggetto politico consapevole che, come ha scritto Luigi Pintor, una forza «è rivoluzionaria e semplicemente democratica in senso proprio solo se è rivoluzionario o semplicemente democratico il modo come si sostiene, come si organizza, come vive».
Con il vostro aiuto possiamo farcela. Auguri al manifesto e a tutti noi.
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