Politica
Crimi: «Niente leggi contro Google e Facebook, decide il mercato»
Stati generali dell'editoria Quinta puntata dedicata alla pubblicità. Il sottosegretario 5Stelle lascia mano libera ai giganti della Rete e al dominio della tv. E rivendica lo "shock" del taglio ai contributi pubblici per i giornali in cooperativa e non profit
Vito Crimi – LaPresse
Stati generali dell'editoria Quinta puntata dedicata alla pubblicità. Il sottosegretario 5Stelle lascia mano libera ai giganti della Rete e al dominio della tv. E rivendica lo "shock" del taglio ai contributi pubblici per i giornali in cooperativa e non profit
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 giugno 2019
Matteo BartocciROMa
Vito Crimi sul mercato pubblicitario ha le idee chiare: «Non interverremo con una legge per limitare la supremazia degli Over the top (Google, Facebook e Amazon, ndr) , questo mercato si regolerà da solo con nuovi sbocchi». Alla quinta puntata degli Stati generali dell’editoria, dedicata alla pubblicità, il sottosegretario 5Stelle depone gli artigli che pure aveva agitato in qualche intervista o meetup del passato (guarda il video sulla sua pagina facebook). Eppure gli investimenti pubblicitari privati in Italia nel 2017 (dice il Sic dell’Agcom) hanno mosso ben 7,3 miliardi di euro di cui la metà verso le tv in chiaro...