Internazionale
Crisi umanitaria e bombe, la «tattica» israeliana in Libano
Medio Oriente Il bilancio delle vittime sale a 2mila, gli sfollati sono un milione. Colpita di nuovo, più volte, la capitale. Il partito cristiano di Aoun invoca l’unità nazionale, il resto della politica rimane in silenzio
Un edificio distrutto dai raid israeliani a Beirut – Ap/Hassan Ammar
Medio Oriente Il bilancio delle vittime sale a 2mila, gli sfollati sono un milione. Colpita di nuovo, più volte, la capitale. Il partito cristiano di Aoun invoca l’unità nazionale, il resto della politica rimane in silenzio
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 2 ottobre 2024
Pasquale PorcielloBEIRUT
La tecnica che Israele sta utilizzando in Libano è quella della creazione di un’emergenza umanitaria come arma di destabilizzazione sociale, politica, psicologica, in piena violazione dei diritti umani, in cui i civili diventano mere pedine di una guerra combattuta su molti livelli, oltre al piano strettamente militare. Una tecnica applicata in maniera sistematica a Gaza. IL BILANCIO dei morti è di circa 2mila (un migliaio in questa ultima fase), 9mila i feriti, un numero di sfollati non preciso, tra quelli contati dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni e quelli fuori dai registri, che sarebbero in totale di un milione. In Israele...