Internazionale

Crisi Usa-Turchia, visti congelati mentre Ankara avanza in Siria

Crisi Usa-Turchia, visti congelati mentre Ankara avanza in SiriaIl presidente turco Erdogan accolto alla Casa bianca lo scorso maggio – Xinhua

Medio Oriente In manette dipendente del consolato americano, ingressi sospesi. Ma Erdogan non si ferma: ieri un secondo mandato d’arresto. Intanto i carri armati turchi entrano a Idlib. Già si parla di negoziati con i qaedisti dell’ex al-Nusra

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 10 ottobre 2017
La moderazione non è una qualità del presidente turco Erdogan, tanto meno di quello statunitense Trump. Nel pieno della crisi diplomatica tra i due storici alleati Nato e con Ankara che guarda a Mosca come nuovo riferimento in Medio Oriente, un secondo mandato d’arresto è stato spiccato ieri dalle autorità turche nei confronti di un altro dipendente del consolato Usa a Istanbul. I rapporti tra Washington e Ankara non sono rosei da tempo. A monte la richiesta tuttora inevasa di estradizione dell’imam Fethullah Gülen (che il governo turco ritiene la mente del fallito golpe del luglio 2016) e l’appoggio statunitense...

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