Internazionale

Da Beirut a Tunisi, i rifugiati si mobilitano

Da Beirut a Tunisi,  i rifugiati si mobilitanoLa protesta dei rifugiati siriani alla sede Unhcr di Beirut – Sarah Sura

Libano Da mesi presidi davanti alla sede dell'Unhcr per chiedere i propri diritti. Le voci dei siriani che si battono in Libano

Pubblicato più di un anno faEdizione del 19 marzo 2023
In Libano, da sette mesi, un movimento auto-organizzato di rifugiate e rifugiati siriani si raduna ogni settimana davanti alle sedi dell’Unhcr. «La voce dei rifugiati», il nome che si sono dati, la voce del dolore di fronte all’Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati. I rifugiati siriani in Libano sono circa un milione e mezzo e come gli altri non godono dei diritti che lo status di rifugiato garantirebbe. Il governo libanese non ha aderito alla Convenzione di Ginevra del 1951, rendendo agenzie come l’Unhcr inadeguate per il supporto dei rifugiati nell’assicurare standard di vita degna, sicurezza e cure...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi