Cultura

Da Genova a Catania, la parola è ricostruzione

Da Genova a Catania, la parola è ricostruzioneIl progetto di Renzo Piano del ponte di Genova

Centri urbani Dall'imponderabile natura agli interventi scellerati sul territorio, l'Italia ha l'urgenza di riscoprire un paesaggio «partecipato», non più fatto di urgenze e rovine

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 30 dicembre 2018
Ancora sul finire dell’anno l’eruzione dell’Etna, con i suoi conseguenti sciami sismici che l’hanno accompagnata causando danni ai vicini centri abitati, riporta alla nostra attenzione la vulnerabilità dei nostri centri urbani e territori. Agli eventi per loro natura imponderabili si sommano quelli causati da politiche scellerate che si presentano negli spregiudicati interventi di vera e propria alterazione e manomissioni del suolo, dei fiumi e del clima. Riguardano indistintamente luoghi densamente abitati e quelli che progressivamente, come nelle aree interne appenniniche, si spopolano. Ricostruire con sollecitudine e qualità dovrebbe essere l’imperativo doveroso di qualsiasi amministrazione e governo, ma invece tutto è...

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