Internazionale
Da Grushecky e Springsteen la rabbia blue-collar contro Trump
Forse anche gli operai americani hanno di nuovo qualcosa da dire. Da contestare. In musica. Magari proprio quegli operai di Pittsburgh, magari proprio quelli della “Larmer Steel”, che decenni dopo […]
Bruce Springsteen e Joe Grushecky – Jeff Ross
Forse anche gli operai americani hanno di nuovo qualcosa da dire. Da contestare. In musica. Magari proprio quegli operai di Pittsburgh, magari proprio quelli della “Larmer Steel”, che decenni dopo […]
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 16 maggio 2017
Forse anche gli operai americani hanno di nuovo qualcosa da dire. Da contestare. In musica. Magari proprio quegli operai di Pittsburgh, magari proprio quelli della “Larmer Steel”, che decenni dopo la chiusura della loro acciaieria, alle elezioni presidenziali sembravano essersi arresi. Lo dicono in musica, col loro linguaggio. Ed è un segnale. Perché molta dell’opposizione musicale a Trump in qualche modo si poteva dare per scontata. Non che sia meno rilevante ma era prevedibile il no della cultura rap, hip hop, le espressioni dei ritmi urbani, anche quelli diventati più mainstream. Anche quelli che arrivano a vincere i Grammy, come...