Internazionale
Da Mao a Xi, la corsa cinese al microchip nazionale
Cina Fondamentali per il funzionamento di qualsiasi cosa e per lo sviluppo tecnologico, i semiconduttori sono il tallone d’Achille di Pechino. Dal 1956 la Cina sperimenta il proprio modello per non dipendere dalle importazioni da Stati uniti e Taiwan
Semiconduttori in Cina – Ap
Cina Fondamentali per il funzionamento di qualsiasi cosa e per lo sviluppo tecnologico, i semiconduttori sono il tallone d’Achille di Pechino. Dal 1956 la Cina sperimenta il proprio modello per non dipendere dalle importazioni da Stati uniti e Taiwan
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 23 agosto 2020
Nel 2014 Christie’s mise all’asta quello che è considerato il primo circuito integrato della storia, fabbricato da Jack Kilby per la Texas Instruments, nel 1958. Come in tante altre storie «tecnologiche» non è detto che Kilby sia stato proprio il primo; lui stesso sottolineò gli sforzi di tutto il mondo scientifico riguardo transistor e semiconduttori. Rimane il fatto che dal 1958 la Silicon Valley divenne il cuore della fabbricazione dei microchip, garantendo così agli Usa un predominio tecnologico indisturbato fino a poco tempo fa. I MICROCHIP, infatti, benché minuscoli e spesso ignorati dai consumatori, sono fondamentali. Dalle auto, allo smartphone,...