Internazionale
Dal carcere per «sodomia» al governo: Anwar Ibrahim il riformista non fa più paura
Malasya Processi-farsa per 23 anni prima della rivincita: è il nuovo primo ministro della «tigre». La sua visione: un islam liberale e democratico che sia modello di giustizia sociale
Anwar Ibrahim tra i suoi sostenitori – Ap/John Shen Lee
Malasya Processi-farsa per 23 anni prima della rivincita: è il nuovo primo ministro della «tigre». La sua visione: un islam liberale e democratico che sia modello di giustizia sociale
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 25 novembre 2022
Le turbolenze politiche post elettorali della Malaysia non meriterebbero forse un particolare approfondimento se il vincitore finale della partita, Anwar Ibrahim, non fosse un personaggio davvero particolare. Che, da tre decenni, ha alternato il potere alla prigione riuscendo sempre a riemergere nel panorama politico locale mettendosi alla testa di movimenti progressisti. Islamista modernista, intellettuale raffinato, parlamentare già vicepremier e più volte ministro, Anwar Ibrahim, classe 1947, fu accusato nel 1999 e incarcerato per sodomia, «reato» ancor più grave – da cui è stato assolto uscendo di galera nel 2004 – in un Paese governato dalla morale islamica e dove la...