Internazionale
Dal Mediterraneo all’Ucraina, le Ong non tirano i remi in barca
Solidarietà La Open Arms è arrivata a Izmail ma punta a Odessa. Msf, in mare con la Geo Barents, ha un treno medico nelle zone del conflitto e Kiev le chiede aiuto. Denny Castiglione, capomissione di Mediterranea: «Accogliere chiunque cerchi rifugio nell’Ue. Stop discriminazioni»
La nave Open Arms nel porto ucraino di Izmail – Open Arms
Solidarietà La Open Arms è arrivata a Izmail ma punta a Odessa. Msf, in mare con la Geo Barents, ha un treno medico nelle zone del conflitto e Kiev le chiede aiuto. Denny Castiglione, capomissione di Mediterranea: «Accogliere chiunque cerchi rifugio nell’Ue. Stop discriminazioni»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 maggio 2022
Per cielo, per terra e per mare. Le Ong che salvano vite nel Mediterraneo non hanno perso tempo di fronte all’invasione russa dell’Ucraina e si stanno dando da fare in ogni modo per sostenere la popolazione civile. «Questa missione è stata piena di difficoltà. Abbiamo dovuto attendere per superare il Bosforo perché molte navi erano in fila. Il mar Nero va navigato di giorno per limitare i rischi. Nella parte nord è minato. Volevamo raggiungere Odessa ma per adesso non è stato possibile a causa del blocco navale», dice Oscar Camps. Il fondatore di Open Arms è arrivato ieri con...