Dal Novecento russo, visioni lancinanti di felicità presagita, a linee e colori
Mikhail Larionov, Ritratto di donna, 1911-1912
Alias Domenica

Dal Novecento russo, visioni lancinanti di felicità presagita, a linee e colori

Scrittori russi La tensione utopica e l’intensità espressiva dell’anima russa nei primi anni del XX secolo sono il filo conduttore dell’antologia «Sogni», prose traversate da radicali aspirazioni etiche: a cura di Mario Caramitti, da Atmosphere
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 maggio 2022
Nell’ultimo quadro del Mistero buffo di Majakovskij, composto a caldo nel 1918 (e subito messo in scena da Mejerchol’d, con le scenografie di Malevich) per celebrare il primo anniversario della rivoluzione d’Ottobre, gli «impuri», cioè i proletari, approdano dopo un diluvio universale alla terra promessa della società comunista. Davanti a loro si para una città ultramoderna, con palazzi e fabbriche di vetro, trasporti più veloci del vento, vetrine colme di merci esentate da moleste etichette con il prezzo. Qui, nella solare Comune, nell’Eden dei beni comuni, il lavoratore potrà finalmente godere i frutti della propria fatica; qui la felicità, non...

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