Dall’11 luglio l’abbonamento al manifesto si fa con Stripe
Cari abbonati e lettori, a partire da venerdì 11 luglio il manifesto cambia sistema di pagamento sul proprio sito www.ilmanifesto.it. Da PayPal, gigante del settore dell’e-commerce, abbiamo deciso di puntare su un’altra società: Stripe.
Per i lettori registrati sul sito e i nostri abbonati non cambia nulla. Tutto resta come prima. Il sito accetta tutte le carte di credito. Chi invece vorrà abbonarsi o acquistare i nostri prodotti, da oggi troverà un’interfaccia più semplice e più rapida. Stiamo ultimando i test sugli abbonamenti digitali mensili, che per qualche tempo saranno gestiti ancora con PayPal.
Stripe è nata alla fine del 2011 a San Francisco e da allora è cresciuta con il web, sulle sfide del web. È una società che abbiamo già ben sperimentato senza problemi lo scorso ottobre durante la campagna di crowdfunding per il digitale. All’epoca però Stripe non operava stabilmente in Italia e quindi con il lancio del nuovo sito abbiamo scelto di passare a PayPal, una società solida e ben conosciuta.
Qualche settimana fa Stripe ha deciso di entrare nel mercato italiano (un mercato non facile per i pagamenti «virtuali») e ha accettato di puntare sul manifesto come pilota per lo «sbarco» virtuale nel nostro paese. Con uno spirito che ci ha colpito e che troviamo congeniale a questa avventurosa «nuova» cooperativa.
Abbiamo lavorato duramente, insieme ai nostri partner di thePrintLabs, per fare in modo che il cambiamento avvenisse nel migliore dei modi. Ma se nella giornata di oggi sperimenterete qualche piccolo inconveniente niente paura: «Stiamo lavorando per voi».
Già che ci siamo. Da venerdì 11 luglio troverete un sito del manifesto più efficiente e più veloce. Sempre senza pubblicità. Abbiamo fatto una profonda pulizia nel codice e avviato un server migliore.
Quello di oggi è il primo passo per le grandi novità che stiamo preparando per l’autunno e per la campagna abbonamenti 2015.
[do action=”citazione”]Da settembre inizia il nostro «salto con l’asta»: il riacquisto della testata dalla liquidazione. Saranno mesi decisivi per il futuro del manifesto e appassionanti.[/do]
Intanto buona navigazione (e soprattutto buoni abbonamenti).
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