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Dalla fusione alla confusione nucleare, il governo Meloni in nome del clima
La «svolta», che nasconde il nodo delle scorie e dei costi di gestione, favorisce le multinazionali dell’energia e dell’industria militare, compromette ambiente e fonti rinnovabili italiane
Illustrazione di Ikon
La «svolta», che nasconde il nodo delle scorie e dei costi di gestione, favorisce le multinazionali dell’energia e dell’industria militare, compromette ambiente e fonti rinnovabili italiane
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 23 dicembre 2023
L’attuale governo di Giorgia Meloni ritiene che una delle strade maestre per contrastare la fusione delle calotte polari e dei ghiacciai perenni innescata dai cambiamenti climatici, sia quella di ricorrere a un altro tipo di fusione: quella atomica. La presidente del Consiglio dà per sicura la realizzazione di una tecnologia che, in realtà, nell’arco di settanta anni non è ancora riuscita a oltrepassare la soglia della certezza scientifica, prima ancora che della speranza industriale. E visto che nessuno è oggi in grado di quantificare quanto ci è costata e ci costerà ancora l’avventura nucleare italiana del passato, sarebbe il caso...