Visioni
Dalla parte del disertore
Una scena dal film Il disertore di Florian Gallenberger (2020)
Habemus Corpus Cinquantotto anni fa, all’inizio della guerra d’Algeria, di cui quest’anno si celebra l’indipendenza, Boris Vian scrisse, e musicò con Harold Berg, la canzone intitolata Le déserteur
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 marzo 2022
Cinquantotto anni fa, all’inizio della guerra d’Algeria, di cui quest’anno si celebra l’indipendenza, Boris Vian scrisse, e musicò con Harold Berg, la canzone intitolata Le déserteur (il disertore). Reinterpretata da molti artisti, fra cui Joan Baez, Luigi Tenco (che la tradusse e intitolò Padroni della terra), Ivano Fossati, Gian Maria Testa, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Il disertore è un inno alla disobbedienza di chi sceglie di girare le spalle al massacro. Mentre in Ucraina la legge marziale impedisce agli uomini fra i 18 e i 60 anni di uscire dal Paese, mentre arrivano da tutto il mondo volontari per arruolarsi...