Cultura
Daniel Schulz, l’inedita tenerezza del cuore di tenebra
PORDENONELEGGE 2024 Intervista all’autore di «Eravamo come fratelli», edito da Bottega Errante. Il giornalista e scrittore tedesco sarà tra gli ospiti del Festival Pordenonelegge che si apre oggi. «Volevo rendere tangibile l’esperienza e l’incertezza di crescere nella Germania Est tra giovani che si dichiarano, in parte, di estrema destra»
Berlino, dicembre 1993 foto di Alan Volut
PORDENONELEGGE 2024 Intervista all’autore di «Eravamo come fratelli», edito da Bottega Errante. Il giornalista e scrittore tedesco sarà tra gli ospiti del Festival Pordenonelegge che si apre oggi. «Volevo rendere tangibile l’esperienza e l’incertezza di crescere nella Germania Est tra giovani che si dichiarano, in parte, di estrema destra»
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 18 settembre 2024
Un’adolescenza tra il Muro e le «teste rasate». Quella che racconta il protagonista di Eravamo come fratelli (traduzione di Federico Scarpin, Bottega Errante Edizioni, pp. 296, euro 20) è una storia di formazione che si compie in una delle parti d’Europa destinate ad incarnare gli spettri più inquietanti di un futuro che somiglia al passato più tragico e doloroso. Eppure, il romanzo d’esordio di Daniel Schulz, nato nel 1979 a Potsdam e cresciuto nell’allora Repubblica democratica tedesca, oggi responsabile della sezione di reportage e giornalismo investigativo della Tageszeitung di Berlino, per tutti semplicemente «la Taz», e grande conoscitore dell’estrema destra,...