Politica
Decreto migranti, allarme sulla fine degli Sprar
Un decreto-manifesto Salvini: «Limiteremo i diritti, me ne frego se ci saranno ricorsi». I richiedenti asilo finiranno nei Cara. Tempi raddoppiati e nuove condizioni per la cittadinanza in caso di matrimonio con un italiano. Pene raddoppiate anche per chi occupa immobili. Anci (comuni) e Galantino (Cei): grave distruggere l’unico sistema di accoglienza che funziona
Civitavecchia, migranti gestiti dai servizi Sprar
Un decreto-manifesto Salvini: «Limiteremo i diritti, me ne frego se ci saranno ricorsi». I richiedenti asilo finiranno nei Cara. Tempi raddoppiati e nuove condizioni per la cittadinanza in caso di matrimonio con un italiano. Pene raddoppiate anche per chi occupa immobili. Anci (comuni) e Galantino (Cei): grave distruggere l’unico sistema di accoglienza che funziona
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 23 settembre 2018
«Vi dò uno scoop. Dopo l’approvazione del decreto sicurezza-migranti, ci sarà l’allarme dell’Onu, dell’Osce, della Croce rossa, dei boy scout, dei vegetariani e degli animalisti perché limitiamo i diritti»: il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha fatto ieri il suo solito show, ospite di Atreju, la manifestazione di Fdi. E ancora: «Me ne frego, prima vengono gli italiani», questo il criterio del «decreto manifesto» della linea leghista. «In 1.500 – ha continuato – appena hanno avuto il foglietto che certificava che scappavano dalla guerra sono tornati in vacanza nel loro paese. Se torni nel tuo paese, il foglietto te lo straccio....